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anno 2010




L'acqua e la pietra 
La poetica dell' Amor Cortese in “L' acqua e la pietra” di Bianca Madeccia
commento pubblicato nel sito della Casa Editrice LietoColle

Sergio Zanone  






Ermeneutica o arte dell' interpretazione dei frammenti misteriosi. Dedurre la forma del pensiero in quanto attività di animus ed anima ( ovverosia svelare la parte razionale del pensiero nel suo moto discendente e la sua parte intuitivo-emotiva nel suo moto ascendente, alchimia delle due menti diventate una ) , parlare infine del loro intimo incontro o connubio ; la poetica di Bianca Madeccia sembra acquisire una impronta metafisica proprio nell' incisività degli incipit iniziali, i quali non descrivono ma sono lo stato oggettivo del reale; consideriamo infatti i settenari “L' esplosione ha lasciato/ l'aria limpida e vuota” e “L' amore prende forma/ del contenitore che lo ospita” : bastano questi versi a creare la Metafisica . Metafisica non è teoria bensì è sentimento , o meglio è il sentimento dell' incontro tra il soggetto e l' infinità dell' Essere che come un' onda emana e pervade lo spazio. Questo è anche il concetto classico di De Chirico così com' è stato percepito anche da Stefano Guglielmin quando afferma : ” la pietra racconta il movimento grazie alla forza creatrice dell' acqua, la quale pervade metafisicamente la forma di ogni esperienza”. Questo senso materico che troviamo negli incipit di Bianca , questa loro forma scultorea e pietrificata , sono arte del racconto, sono tecnica espressiva : nella plasticità dei volumi e delle superfici si raccolgono nelle ombre e si riflettono i raggi di una luce che proviene “dal di fuori” ( vedi le famose Piazze di De Chirico : non dimentichiamo infatti che la tecnica, la techne , era diventata una vera e propria ossessione per lo stesso De Chirico ) e che si propaga in forma liquida, cioè come un' onda . C' è stata una esplosione , un risveglio violento e improvviso : ora l' aria è limpida e vuota, lo sguardo scruta finalmente le cose svelate nella loro più intima essenza, paiono sospese nel vuoto di un tempo e di uno spazio dell' attesa (mentre l' orologio celestiale batte vita e stagioni). L' acqua in quanto essenza del movimento ed onda luminosa dell' esplosione che ha pervaso lo spazio, viene versata in una giara ; questa acqua è quindi Amore trascendente , attributo cosmico che riempie il Vuoto ( universale) e prende la forma del vuoto ( particolare) , cioè del contenitore -corpo in cui è stato versato completandolo come oggetto (completare nel senso di “portare alla perfezione”) . Il vuoto cosmico è quindi potenza generante , è “una mano aperta e gentile che dona”; il vuoto particolare è potenza generata, è ciò che sa accogliere : sono il grande vuoto Xu e il piccolo vuoto Mu della meditazione Zen. Ciò non è forse“ ab origine” l' incontro tra metafisica ed ontologia, non è forse questa l' incarnazione di un attributo “spirituale “, o forse “sostanziale” direbbe Spinoza invertendo la polarità del pregiudizio comune? Nel terzo verso appare una presenza angelica :” Angelica sembianza/in voi,donna ,riposa “ ; sono questi i versi di Guido Cavalcanti tratti dalla poesia che inizia con “Fresca rosa novella”(notare che si tratta di settenari , e che la numerazione delle poesie di Bianca riflettono la numerazione delle poesie degli stilnovisti ove il titolo di ogni poesia corrisponde al primo verso ). Se esiste una correlazione tra angelo , amore “metafisico” ed il concetto di techne che abbiamo individuato precedentemente , è forse troppo azzardato avvicinare la poesia di Bianca alla poetica dell' Amor cortese e parlare di un suo prometeico tentativo di ricondurre l' “Amore gentile” in questa misera terra ? In Bianca coesistono infatti amore ed avversione, e tutto appare nella duplice polarità della propria natura e quindi nella difficoltà intrinseca della scelta ( attenzione! polarità non significa necessariamente contrapposizione: Devi fronteggiare il fatto,/natura duplice della disciplina... gioventù/maturità... aquila/cigno... potere/solitudine... spazio/purezza : si potrebbe affermare che la scelta tra i poli opposti possa essere più semplice se entrambi i poli sono in contrapposizione reciproca e se una direzione esclude automaticamente l' altra ; se però questo non accade , tutto diventa più difficile... ) . Nel caso di Bianca si tratta di amore nei confronti della techne e di avversione nei confronti della trascendenza; riporto testualmente i versi iniziali del VIII strofa “ Fiera davanti alla rosa/hai congiurato davanti al fuoco/e strofinato forte tra le mani la scintilla” e quelli della XI strofa “Senza fine né un inizio/costantemente scagliata in differenti direzioni/...”. Ogni scelta , in definitiva, pur essendo “solo un' altra deviazione temporanea degli eventi” ( ossia un fenomeno legato alla casualità ) , si manifesta sempre come inevitabile, intima ed essenziale fonte di pericolo: “ Sette lame cadono giù/dal chiaro limpido cielo.” Alla fine , scaricata la tensione psichica , come una sinfonia , il libro si placa in un paesaggio dell' anima ove “ L' acqua è quieta/ e il cielo è chiaro,/senza scavare nel petto/senza fare male/la superficie/finalmente/dopo tutto quel fondale”.



S.Z. 6/9/2010