First
Step 2014
V
Edizione
8
- 14 settembre 2014
First
Step è la mostra collettiva, curata da Vittoria Coen, a
cadenza annuale, degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di
Verona in collaborazione con le gallerie d’arte della città
di Verona e gli spazi pubblici e privati messi a disposizione per
l’evento.
La
mostra sarà visitabile dall’8 al 14 settembre 2014
con una preview speciale, aperta a tutti, sabato 6 settembre
2014.
Le
foto delle opere degli studenti sono già disponibili sulla
pagina Facebook dell’evento www.facebook.com/firststepabavr
Comunicato
Stampa
Dall’
8 al 14 settembre 2014 l’ Accademia di Belle Arti di
Verona presenta al pubblico la quinta edizione della mostra First
Step degli studenti dell’Accademia. ! Le gallerie
private d’arte moderna e contemporanea della città,
lo spazio di UNICREDIT, il Foyer del Teatro Nuovo, e
Office Automation, saranno le sedi che accoglieranno i lavori
degli studenti di pittura, fotografia, scultura, video, decorazione.
! Come fu per l’anno scorso ci sarà una sezione chiamata
Galleria dell’Accademia, dove saranno visibili, nella
sede della Accademia di Belle Arti di Verona, via Montanari 5, i
lavori di studenti di tutte le discipline.
L’esposizione
presenterà complessivamente al pubblico una selezione di opere
molte delle quali realizzate appositamente per l’occasione.
First Step si conferma, dunque, come l’appuntamento in città
che inaugura la stagione espositiva e che crea un dialogo tra
professionisti del settore dell’arte e il luogo della ricerca e
della formazione accademica. Le gallerie coinvolte quest’anno
sono: Studio La Città, Galleria dello Scudo, Artericambi,
La Giarina Arte Contemporanea, Boxart, Spazio 6, Melepere, Stamperie
d’Arte Berardinelli, Arena Studio d’Arte. L’esposizione,
patrocinata dal Comune di Verona e dalla Provincia di Verona,
è curata da Vittoria Coen, critica d’arte e
docente presso l’Accademia, in collaborazione con i titolari
di cattedra dell’Istituzione. Con questa mostra l’Accademia
intende promuovere il lavoro e l’impegno degli studenti che si
confrontano per la prima volta con importanti realtà culturali
ben inserite nel sistema dell’arte contemporanea, così
come sedi espositive qualificate e integrate nel tessuto cittadino.
Verrà realizzato un catalogo dei lavori esposti con testo
introduttivo di Vittoria Coen, edito da Grafiche Marchesini, progetto
grafico di Valerio Bigano.
Per
informazioni: tel. 045/8000082, www.accademiabelleartiverona.it
Fondazione Accademia di Belle Arti di Verona Tel.:
045 8000082 Fax: 045 8005425
http://www.accademiabelleartiverona.it
– info@accademiabelleartiverona.it
FIRST
STEP 5: Programma
Sabato
6 settembre, a partire dalle 18.00, s'inaugura la quinta edizione
di FIRST STEP, iniziativa promossa dall'Accademia di Belle Arti di
Verona, in collaborazione con le Gallerie d'Arte della Città.
La kermesse vede coinvolti 50 giovani artisti, dislocati in 9
prestigiose gallerie veronesi: Studio la Città, Lo Scudo,
Stamperia d’Arte Berardinelli, Spazio6, Melepere, ArteRicambi,
BoxArt, La Giarina Arte Contemporanea, Arena Studio d’Arte e in
quattro spazi e istituzioni destinati all’arte: Unicredit Art
Gallery, Foyer del Teatro Nuovo, Office Automation e la Galleria
dell’Accademia di Belle Arti di Verona. La curatrice
dell'iniziativa, Vittoria Coen, cerca di stabilire un primo contatto
diretto con l'universo mobile e complesso di quello che vuole
definirsi “sistema dell’arte”. La mostra “diffusa”
chiuderà sabato 14 settembre ad eccezione dell’Unicredit
Art Gallery che ospiterà gli studenti fino al 4 ottobre in
occasione della manifestazione “Invito a Palazzo” indetta
dall’Associazione Bancaria Italiana.
PREVIEW:
SABATO 6 SETTEMBRE 2014
•
ore
18:00 Galleria Melepere, ospitata presso casa Schiavone, via
Sottoriva 7: Milica Batovac, Manuel Berto, Valentina Cavion, Matteo
Montanaro, Anna Roncatti.
•
ore
18:30 La Giarina, Interrato Acqua Morta 82: Xhimi Hoti, Valentina
Rapetti.
•
ore
19:00 Stamperia d’arte Berardinelli, Via Santa Maria in Organo
6: Alessandro Antonello, Silvia Bellani, Enrico Bertagnoli, Desi
Capelli, Camilla Compagni, Elena Grigoli, Francesca Mione, Elisa
Pellizzari, Valentina Rapetti, Alessandro Romagnoli, Alice
Signoretto, Valentina
Stecchi.
INAUGURAZIONI:
Lunedì 8 SETTEMBRE 2014
•
ore
18:30 Galleria Artericambi, Via XX Settembre 67: Annalisa Nardelli
•
ore
19:30 Office Automation, Viale del Commercio 10/c: Marina Benico,
Alice Camoli, Chiara Civettini, Michela Meneguzzi, Giulia Odorizzi,
Alessia Pallaoro, Monica Pasotto, Melanie Simoni, Martino Zulian.
INAUGURAZIONI:
Martedì 9 SETTEMBRE 2014
•
ore
15:00 Studio la Città, Lungadige Galtarossa 21: Elena Boccini.
•
ore
15.40 Galleria Spazio 6, Via Santa Maria in Organo 6: Mara Candito,
Desi Capelli, Nicola Ghirotto, Nicol Guerra, Margherita Perini.
•
ore
16:20 Unicredit Art Gallery, via Garibaldi 1: Elia Carollo, Chiara
Ferrari, Francesca Finotti,
Francesca
Marta, Flavio Masiero, Martina Messora, Noemi Righetti.
•
ore
17:00 Foyer del Teatro Nuovo, Piazza Francesco Viviani 10: Elena
Grigoli.
•
ore
17:20 Galleria dello Scudo, via Scudo di Francia 2: Rabeah Mashinchi.
•
ore
17.50 Arena Studio d’Arte, via Oberdan 14: Giulia Gabos,
Raffaele Schiavone.
•
ore
18:15 Boxart Gallery, via dei Mutilati 7/a: Chiara Dal Fior.
•
ore
19:00 Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Verona, via
Montanari 5: Enrico Bertagnoli, Giulia Bosello, Alice Chiodelli,
Camilla Compagni, Elisa Giovanelli, Jasmin Kiem, Francesca Mione,
Silvia Refosco, Alessandro Romagnoli, Alice Signoretto, Valentina
Stecchi, Patrick Wieser.
UNA
OPPORTUNITA’ NELLA RICERCA
Vittoria
Coen
Siamo
giunti alla quinta Edizione di First Step; le più
interessanti gallerie private d’arte moderna e contemporanea
della città di Verona collaborano da anni a sostegno di questa
iniziativa promossa e organizzata dall’Accademia di Belle Arti
accogliendo uno o più lavori degli studenti per una settimana;
a queste si sono aggiunti altri prestigiosi spazi della città
e tutto ciò fa ben sperare che sempre più questo
messaggio di condivisione nell’arte trovi nuovi partners. In
alcuni casi da questa occasione sono nati veri e propri rapporti di
collaborazione continuativa, il ché dimostra l’importanza
di creare momenti concreti e vetrine produttive per mostrare a che
punto è la ricerca nelle arti visive. E’ sbagliato non
pensare al momento difficile e delicato che ormai da troppo tempo la
cultura sta attraversando in Italia e in Europa. Eppure tra mille
difficoltà non viene meno l’impegno costante di tanti
operatori per la conservazione di spazi e occasioni di intervento,
poiché è proprio in questi frangenti che emergono le
reali motivazioni di chi vive immerso nell’arte e
nell’estetica. Da più parti si sollecita anche un
ripensamento di quelli che sono i meccanismi di un sistema dell’arte
che vive i cambiamenti della storia recente, e che a volte li
subisce, adattandosi alle circostanze contingenti. In difesa della
libera circolazione delle idee e delle innovazioni non bastano certo
i nuovi mezzi di comunicazione né le nuove tecnologie, che
rimangono strumenti e non obiettivi da raggiungere. Alighiero Boetti
auspicava che tutti, un giorno, avrebbero potuto comprare un’opera
d’arte, ma così non è stato. Da qui anche la
motivazione dell’abbattimento dei costi di produzione, nella
scelta di materiali poveri e deperibili che non consacrano l’oggetto
alla perennità. Tanti indirizzi sono stati dati negli ultimi
sessant’anni, tante linee guida che ora sembrano in alcuni casi
stravolte, se in nome dell’arte per tutti anche un mural di
Street Art viene strappato dal luogo di origine per divenire
un “feticcio costoso” per acquirenti facoltosi. Non è
facile raccontare questi fenomeni a giovani studenti con alti ideali
e sogni ancora iniziali, senza rischiare di deludere le loro
aspettative, ma ci può aiutare l’onestà
intellettuale di tanti artisti che con coerenza e rigore si
manifestano come esempi per tutti. Già, gli artisti, perché
intorno a loro si muove un sistema che talvolta attinge troppo dalla
pubblicità e poco dalla cultura. Il mondo della “teoria”
ha le sue responsabilità, nella pubblicazione indiscriminata
di libri e libercoli che alimentano il sensazionalismo, lo scoop, che
cavalcano la volgarità rivestendola di auraticità in
nome della “provocazione” che non provoca più
nessuno, ma che, al contrario, offre il destro all’omologazione
dell’estetica generale. Globalizzazione non vuol dire per forza
livellamento percettivo totale verso il basso, ma finisce col
diventarlo. E se un artista della Costa d’Avorio produce la
medesima estetica di quello nato in Engadina, qualche problema c’è,
evidentemente ( eccezion fatta nel caso che l’artista della
Costa d’Avorio non si sia trasferito a New York o a Londra,
naturalmente) . A tal proposito cito un documentario che ho visto
recentemente e che riguardava un piccolo gruppo di pastori nomadi
della Namibia, che stanchi di essere osservati dai ricercatori e
dagli antropologi di tutto il mondo come animali in estinzione, si
sono fatti un film, un documento dove si intervistano a vicenda, dal
capo villaggio allo sciamano, dal pastore che alleva le sue mucche e
che le ama a tal punto da rifiutare di macellarle, alla giovane e
spiritosa donna che usa il cellulare per comunicare con l’amica
occidentale. Il messaggio è: “noi non rifiutiamo il
progresso, il miglioramento delle condizioni di vita che per noi oggi
sono difficili e faticose, ma siamo contro il progetto della
costruzione di una diga che distruggerebbe il nostro territorio per
sempre, e da cui verremmo espropriati”. Un grande esempio per
tutti di civiltà e di modernità culturale. Forse anche
di questo si dovrà parlare all’Expo di Milano del 2015.
Tutto questo ragionamento potrebbe sembrare estraneo all’arte.
Ma da tempo non è più così. Ce lo hanno
insegnato Duchamp, Cage, Beuys e molti altri, non che tutto è
arte, ma che il rapporto arte/ vita, che negli Anni Sessanta si
chiamava natura/cultura, è un fondamento importante
dell’estetica contemporanea. Allora anche i nostri studenti si
esercitano con i materiali più diversi, apprendono
costantemente secondo i molteplici stimoli che ricevono, ed imparano
a produrre lavori secondo la propria sensibilità. L’Accademia
ha il compito di sostenere e valorizzare questo grande patrimonio ,
ed un’occasione come questa è fondamentale, così
come i gruppi di lavoro e le trasferte in altri paesi per un
confronto a tutto campo con altre realtà analoghe. E’
normale che vi sia ancora una certa ingenuità, è
sacrosantemente legittima, ma è vero anche che in alcuni di
loro si intravvede quel tarlo dell’ossessione, condizione
indispensabile del fare, alla base della ricerca artistica.
Valentina
Rapetti
assistente
di Vittoria Coen per First Step 5
email:
firststepabavr@gmail.com
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