Venti
contrari
Tradizione
e innovazione nella grafica d' arte contemporanea
Italia
versus Giappone
a
cura di Debora Antonello e Chiara Carla Frigo
Sabato
1 Marzo 2014 alle ore 18.00
Galleria
Civica Villa Valle, Valdagno
presentazione
di Carla Chiara Frigo
Valdagno
– Galleria Civica Villa Valle 1-16 Marzo 2014
Vicenza
– Stamperia Busato 21 – 30 Marzo 2014:
Inaugurazione
Haru no Kaze venerdì 21 Marzo ore 10.30
Palazzo
Trissimo sede del Comune di Vicenza
dal
martedì al venerdì 17.00 – 19.00
sabato
e domenica 10.00 – 12.30 / 16.00 – 19.00
lunedì
chiuso
Carmignano
di Brenta – Villa Municipale Corniani Ala Ovest 13 – 27
Aprile 2014
COMUNICATO
STAMPA 1 Comuni di Valdagno, Vicenza, Carmignano di Brenta (PD)
7.2.2014
1.3 – 27.4.2014
VENTI
CONTRARI
Tradizione
e innovazione nella grafica d’arte contemporanea
in
Italia e in Giappone
Una
MOSTRA itinerante sull’arte incisoria, a cura di Debora
Antonello e Carla Chiara Frigo, che consiste nell’esposizione
di venti trittici di artisti italiani e giapponesi (60 opere)
accompagnati da una sezione didattica con gli stati dei passaggi che
chiarificano le tecniche presenti e con un Omaggio a Riccardo
Licata e a Kawachi Seiko.
L’incisione
non è qui considerata nella sua valenza riproduttiva
dell’opera d’arte, ma come creazione di alto valore
estetico in sé: il mezzo più congeniale d’espressione
artistica di sensibili e coinvolgenti interpretazioni della realtà.
Nelle SEDI di Valdagno (VI) e Carmignano di Brenta (PD), centri a
vocazione marcatamente industriale l’esposizione permette di
far cogliere le relazioni dell’ambiente con i linguaggi della
contemporaneità. In quella di Vicenza la mostra fa parte
dell’iniziativa dell’Associazione Gohan e si inserisce
quindi nell’ambito delle manifestazioni “Haru no Kaze”
(Vento di Primavera) un ormai costante e irrinunciabile appuntamento
con tutto ciò che costituisce l’ essenza dell’Estremo
Oriente. "La Galleria Civica di Valdagno” hanno commentato
il Sindaco Alberto Neri e l'assessore alla cultura Maria Cristina
Benetti “è nata per esercitare un ruolo di centro
propulsore della cultura cittadina, dell'espressività
artistica, delle reti culturali territoriali. Negli ultimi anni è
stato dato nuovo impulso a questa intuizione, aprendo lo spazio a
linguaggi artistici differenti e realizzando collaborazioni con
realtà culturali di rilievo. VENTI CONTRARI si inserisce
perfettamente in questa cornice e, per questa ragione, siamo
particolarmente orgogliosi di ospitarla a Valdagno"
VALDAGNO
Galleria Civica Villa Valle, 1 – 16.3. 2014 Inaugurazione
sabato 1 marzo alle ore 18 VICENZA Stamperia Busato, 21 –
30.3.2014 Inaugurazione venerdì 21 marzo alle ore 11
CARMIGNANO di BR. Villa municipale 13 – 27.4.2014 Inaugurazione
domenica 13 aprile alle ore 10
Il
TITOLO della mostra esprime l’idea che i pensieri e le immagini
siano trasportati dalla loro aerea leggerezza e che, giungendo tanto
più lontano tanto più si fondano in incontri fecondi.
Opposte concezioni della realtà si confrontano, differenti
esperienze provengono dal passato, transitano nel presente e si
proiettano nel futuro. L’intento di questa esposizione è
dunque dare una fra le possibili testimonianze di queste diverse
direzionalità che l’arte prende passando di mano in
mano, di artista in artista: ognuno infonde nell’opera il
proprio modo di concepire e manifestare una personale, seppur
condivisa, idea di esperienza estetica. Mettere a CONFRONT O ITALIANI
E GIAPPONESI significa,così raffrontare due culture, la voce
estrema dell’Oriente e quella nata nella culla dell’
Occidente, ma, come vedremo osservando le opere presentate, l’una
sembra specchiarsi nell’altra. Del resto storicamente il
Giappone si è da molto tempo aperto al dialogo con la civiltà
occidentale, ma dopo aver attinto a quella orientale, dei cui stimoli
e suggestioni i nipponici si sono sempre dimostrati sensibili ed
originali interpreti. L’arte pittorica in Giappone seguì
dunque un’evoluzione caratterizzata da ondate di influssi, la
prima delle quali venne dall’arte religiosa trasmessa con il
diffondersi del Buddhismo che migrava dalla Corea e dalla Cina e che
veicolava così, insieme all’iconografia delle immagini
devozionali, anche il loro linguaggio e il loro stile. La questione
dello scambio fra le due culture di Oriente e Occidente è
alquanto complessa ericca, difficile da riassumere in breve. Ci si
permetta solo di accennare al fatto che l’apertura
all’Occidente avvenuta nel Settecento portò un’ulteriore
ventata di novità per il Giappone e iniziò un rapporto
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