Eterea e Mangiamargot

eventi al CSC Maggio 2013

Apuntozeta  
index: _

Sabato 27 Aprile 2013 ore 2030

ETEREA post bong band & MANGIAMARGOT feat Daniela Zamperetti


Presentazione del nuovo disco "Bios"

Dalle 20.30 degustazione di vini con la partecipazione ed i prodotti della fattoria LE VEGRE

In BIOS (Trovarobato, 2013) gli Eterea si sono tuffati nel mondo della matematica, intesa come possibile metodologia per risolvere il grande puzzle dell´universo: se la natura segue degli schemi, allora qual è il programma che muove l´uomo? Siamo davvero così diversi dalle macchine che costruiamo? E chi ha scritto il linguaggio di programmazione?
Prodotto alla Hot Farm, fattoria ipertecnologica ai piedi del monte Grappa, questo è un album in cui melodie robotiche e chiassose si incastrano su strutture ritmiche dalla natura duplice: beat digitali e percussioni acustiche sono ormai fusi in un colorato monolite attorno a cui danzano chitarre taglienti e grosse linee di basso. L´elettronica, passata attraverso caldi macchinari vintage, si è ingigantita. Gli amplificatori analogici sono stati catturati con vari microfoni per sperimentare diverse combinazioni ambientali.

I MangiaMargot sono soliti adoperare forti influenze Zappiane e Zorniane nello stile e nella ricerca sonora, tempi assurdi e strumenti autocostruiti.


Recensione BIOS

Se gli Ultimate Spinach, nel 1967, piazzavano sulla copertina del disco d´esordio l´ortaggio citato nel loro moniker – elemento psichedelico nella concezione, prima che nella connotazione grafica -, la Eterea Post Bong Band elegge invece il cavolo romano a immagine di questo Bios. Nessuna velleità lisergica da associare alla geometrica crucifera, trattasi invece di simbolismo per questioni matematiche riguardanti la serie di Fibonacci e la sezione aurea, quest´ultima richiamata dallo sviluppo spiraliforme del suddetto cavolo (ma anche di un milione di altre cose in ambiti completamente diversi, dalla biologia all´architettura, dall´astronomia alla fisica). Estensione di un concept che coinvolge tutto il lavoro, a partire dai titoli dei brani (dedicati a Fibonacci, ma anche al campione di scacchi Kasparov e al matematico Ramanujan) fino ad arrivare alla musica stessa degli EPBB.
Se nella paradigmatica Fibo «ciò che sembrava complesso e cervellotico prima di iniziare, si è subito trasformato in un sentire naturale […]» e « tutta la struttura si basa su cellule ritmiche di 1-2-3-5-8 (parte della sequenza di Fibonacci, ndr) a diverse velocità», nel resto del disco si indaga il limite tra dimensione micro e macro, tra bios e regole matematiche. La musica interpreta il copione attraverso un meccanicismo razionale, impeccabile e aperto ad ogni possibile stimolo sonoro: il Captain Beefheart post atomico di Homo Siemens tra slide guitar a singhiozzo, sincopati deliranti e fiati in odore di no wave, i Pink Floyd frantumati di Scipstep, i deragliamenti ritmici di Mentina, le aperture spacey-psych-dub dell´iniziale The Rise of Ramanujan su un campionamento tratto dal cortometraggio danese di Jørgen Leth The Perfect Human.

L´immaginario richiamato si armonizza perfettamente con l´approccio alla musica cerebrale e deframmentato della band veneta (vengono in mente, per sbuzzo scientifico similare, proprio quegli Uochi Toki con cui i nostri divisero, nel 2007, la paternità de La chiave del 20), un suono in cui l´aspetto ritmico definisce tempi e modi prendendo un po´ sopravvento su tutto il resto. Si parla comunque di un disco assai divertente, con lo spessore concettuale di un teorema algebrico e il surrealismo vaporoso di un film dei fratelli Cohen.

SentireAscoltare

 


4 MAGGIO - ORE 22.30
ANGELA BARALDI & VINCENZO VASI "FOR NICO"
Serata attorno alla figura di Nico, la donna dei VELVET UNDERGROUND



12 MAGGIO - ORE 21.00
Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori) interpreta Sergej Esenin con la musica di Kole Laca (Il Teatro degli Orrori, 2Pigeons)



_