I virus non aspettano

Ilaria Capuo a Un libro in rete

Apuntozeta  
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UN LIBRO IN RETE

I virus non aspettano

Avventure, disavventure e riflessioni

di una ricercatrice globetrotter

Marsilio Editori – Gli specchi






Ilaria

Capua

autrice del libro





introduce e coordina

Daniela

Frigo

guanxinet



venerdì 26 ottobre 2012 ore 20.30

PALAZZO FESTARI - Corso Italia n.63 – Valdagno (VI)



per informazioni: info@guanxinet.it - www.guanxinet.it tel. 0445 406758

in collaborazione con Libreria De Franceschi snc Valdagno (VI) tel 0445 412877



Il “Penn Vet World Leadership Award” è il riconoscimento più prestigioso, una sorta di Premio Nobel, nel campo della medicina veterinaria. Istituito nel 2007, viene conferito esclusivamente a chi “abbia cambiato radicalmente la pratica e l’immagine della professione e influenzato in maniera sostanziale la vita e la carriera di altri, ovunque nel mondo”. Nel 2011, per la prima volta nella sua storia il Comitato mondiale del Premio, istituito dalla facoltà di Medicina Veterinaria della University of Pennsylvania, ha deciso di conferirlo ad una donna, la dottoressa Ilaria Capua, riconoscendole tutte le qualità necessarie per soddisfare i requisiti richiesti e in particolare creatività, coraggio e doti di leadership in campo scientifico.

Con le sue scoperte e le sue decisioni coraggiose e controcorrente Ilaria Capua si è imposta all'attenzione mondiale. La sua intraprendenza nell’opporsi al modus operandi e alle consuetudini legate all’Organizzazione Mondiale della Sanità sul deposito delle sequenze genetiche di ceppi altamente patogeni di influenza aviaria ha affascinato i membri del Comitato in quanto specchio del suo impegno per la ricerca condivisa e per una visione più ampia del progresso scientifico. Si è trattato anche di un gesto di trasformazione, perché le sue azioni hanno scatenato un dibattito internazionale sul tema della trasparenza dei dati che oggi ci pone in una situazione molto diversa da allora: la chiarezza e la condivisione per il bene di tutti sono diventate un imperativo morale per molti ricercatori.

Eppure Ilaria Capua, la scienziata che il mondo ci invidia, seppur consapevole dell'importanza dei traguardi raggiunti, non si ritiene un'eroina, una martire votata alla scienza, ma semplicemente una donna che crede fortemente in quello che fa e che, non senza fatica e difficoltà, è stata in grado di sfruttare le opportunità che la vita le ha presentato. Con molta sincerità e una buona dose di ironia nel suo libro “I virus non aspettano”, racconta che il mestiere del ricercatore non è solo microscopi, stanzette buie e libri, ma può rivelarsi un'avventura intensa ed esaltante. Ne emerge il ritratto a tutto tondo di una donna al tempo stesso normale e straordinaria, che non si prende troppo sul serio e non ama andare in giro a dire quanto è brava. Perché brava lo è davvero.


Ilaria Capua, laureata in Medicina Veterinaria all’Università di Perugia, si è specializzata presso l’Università di Pisa e ha conseguito un dottorato di ricerca all’Università di Padova. Dirige il Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. In campo scientifico ha dato un apporto fondamentale allo studio dei virus influenzali, e nel 2000 ha sviluppato diva, la prima strategia di vaccinazione contro l’influenza aviaria, raccomandata oggi da organizzazioni internazionali come Oie, Fao e l’Unione Europea. La sua fama internazionale deriva soprattutto dalla battaglia che ha portato avanti nel 2006 - quando ha deciso di sfidare il sistema depositando la sequenza genetica del primo ceppo africano di influenza h5n1 in un database “open access” anziché in uno ad accesso limitato - in favore della trasparenza dei dati genetici dei virus influenzali per una ricerca più efficiente. In dieci anni ha trasformato un gruppo di soli sette ricercatori in un’équipe di settantacinque che svolge ricerca nell’ambito di progetti europei e finanziati da altri organismi internazionali. È sposata e ha una figlia. Coordinerà la serata Daniela Frigo, del network guanxinet, professore ordinario di Storia moderna e Vice Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Trieste.



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