SUICIDE PARADE

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24-29 luglio SUICIDE PARADE

Lanificio Conte Schio (VI)







Scrittori e artisti convocati attorno ad un'intrigante Parade, dal 24 al 29 luglio a Schio (VI)
VITALIANO TREVISAN PROVOCA INCONTRI DRAMMATICI PER “SUICIDE PARADE”
Gli artisti: Michele De Vita Conti, Eleonora Giovanardi, Rosaria Lo Russo,
Aldo Nove, Daniele Roccato, Tiziano Scarpa e Vitaliano Trevisan




(Schio VI - 11.07.2012) – Suicide Parade convoca scrittori e poeti italiani attorno al delicato e scabroso tema del suicidio: Michele De Vita Conti, Eleonora Giovanardi, Rosaria Lo Russo, Aldo Nove, Daniele Roccato, Tiziano Scarpa e Vitaliano Trevisan leggono, raccontano e performano Heiner Müller, Anne Sexton, Sylvia Plath, Amelia Rosselli, Giacomo Leopardi, Vladimir Majakoskij, Georg Trakl e Jimi Hendrix. Sei giorni di incontri drammatici, a cura dello scrittore e drammaturgo Vitaliano Trevisan, a Schio (VI) da martedì 24 a domenica 29 luglio ore 21. Sette gli ospiti chiamati a ragionare attorno al suicidio, un tema che pur nella sua attualità - le discussioni intorno al cosiddetto “suicidio assistito”, all'eutanasia e al testamento biologico - resta un gesto estremamente oscuro, e la sua “popolarità” non sembra intaccarne l'enigma.
Il suicidio pone sempre una domanda, e il suicidio di uno scrittore proietta inevitabilmente l’ombra di un punto interrogativo sulla sua opera. L’unico modo per toglierlo dall’oscurità è portarlo sulla scena, non tanto per dare una risposta, ma per far sì che la domanda risuoni lucida e chiara.

Ogni artista convocato da Vitaliano Trevisan ha scelto un autore, una figura artistica per risonanza elettiva. Michele De Vita Conti, regista teatrale, apre la rassegna con le parole del drammaturgo tedesco Heiner Müller, per raccontare come il suicidio della moglie Inge sia entrato a forza nella sua vita e abbia influenzato alcuni suoi importanti lavori teatrali; Rosaria Lo Russo, poetessa e attrice, è protagonista di “Fragili guerriere”, una lettura perfomativa di poesie di Anne Sexton, Silvia Plath e Amelia Rosselli: l’incrocio affettivo e artistico di vite femminili unite dalla dedizione assoluta alla poesia. Tiziano Scarpa, romanziere, drammaturgo e poeta si pone nelle tracce della gioventù leopardiana: “Giacomo Leopardi e la gioia feroce di uccidersi”; Aldo Nove, scrittore e poeta, conduce un denso excursus poetico attraverso letture e commenti di testi di svariati autori di tutti i tempi (Georg Trakl e Vladimir Majakoskij tra gli altri) ripercorrendo la sfida della poesia nel tempo e il suo “essere per la morte”. Il penultimo appuntamento è a cura di Vitaliano Trevisan che, accompagnato dalla giovane attrice Eleonora Giovanardi, propone una lettura di alcuni frammenti di 4:48 Psychosis, testo postumo di Sarah Kane, scrittrice e drammaturga britannica morta suicida all’età di 28 anni: un resoconto di un viaggio, senza ritorno, in uno spazio mentale che solo la malattia rende accessibile. Il contrabbassista Daniele Roccato chiude il ciclo di incontri drammatici con un omaggio a Jimi Hendrix, re-interpretando le sue composizioni e trascinandoci nel suo poetico abisso musicale: “Lo spettro armonico di un contrabbasso e il suono graffiante di una Stratocaster. Una discesa. Senza sforzo. Senza volontà. Senza desideri”.
Suicide Parade si colloca così nell'ombra di Kierkegaard, il filosofo della malattia mortale, che nelle Briciole Filosofiche afferma: “Non ho che la mia vita e la impegno subito, ogni volta che una difficoltà si presenta. Allora la danza è facile perché il pensiero della morte è un bravo ballerino”. “Il nostro obiettivo sarà dunque, - dichiara Vitaliano Trevisan - sottrarre il tema del suicidio alla tendenziosa e strisciante e pervasiva, nonché intrusiva e asfissiante, ideologia “economica”, che tutto giustifica e spiega in termini appunto economici. No, al contrario: siamo convinti che, anche quando qualcuno si suicida – apparentemente - per ragioni “economiche”, le vere ragioni, quelle più profonde, non sono mai tali. Perciò la domanda resta, e con essa, per fortuna, resta anche quel mistero, assolutamente gratuito, senza il quale l’essere umano sarebbe davvero poco interessante”.
In allegato il programma completo di “Suicide Parade”.




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Martedì 24 luglio

Lanificio Conte Schio (VI) - Ore 21.00

Anche oggi mi ammazzo…

Heiner Müller, sua moglie Inge e la quotidianità del suicidio

raccontato da Michele De Vita Conti


Michele De Vita Conti (Milano, 1965) regista teatrale e drammaturgo. Inizia a lavorare in ambito teatrale come aiuto regista di Massimo Navone, Carlos Martìn, Giampiero Solari, tra il 1986 e il 1992. Si diploma in regia teatrale presso la Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano nel 1990, dove ha studiato, tra gli altri, con Heiner Müller, Thierry Salmon, Tadeusz Kantor e dove è stato allievo di Yoshi Oida e Francois Kahn. Dal 2006 viene invitato periodicamente a Milano dalla "Paolo Grassi" ad insegnare agli allievi dei corsi di recitazione, regia e drammaturgia e a produrre con loro spettacoli. Dal 2000 vive a Berlino, continuando a lavorare in Italia e in altri paesi. In circa vent'anni di professione ha realizzato spettacoli in Europa e America Latina. Dal 2009 collabora stabilmente con Vitaliano Trevisan, con cui dirige vari progetti teatrali. Come autore teatrale ha scritto La catena del freddo (2001) e Gli anni chiusi (2004), entrambi selezionati per il Premio Riccione. In collaborazione con Johnny Lodi ha scritto Mirage (2006), mentre con Giuseppe Battiston ha scritto Orson Welles' Roast (2008).



Mercoledì 25 luglio

Lanificio Conte Schio (VI) - Ore 21.00

Fragili guerriere (work in progress)

Anne Sexton, Sylvia Plath e Amelia Rosselli

lette da Rosaria Lo Russo


«Amelia Rosselli tradusse con passione poche poesie di Sylvia Plath, che però riconosceva come la maggiore poetessa americana contemporanea, infatti non si cimentò con la traduzione se non in questo caso. Inquietante il dato che Amelia si sia suicidata lo stesso giorno (10 febbraio) di Sylvia, 33 anni dopo. Ragazze cristiche, donne sacrificali: “La ragazza cristica” è il titolo della postfazione di un volume antologico da me tradotto, Poesia su Dio di Anne Sexton. Ho tradotto a lungo e con passione Anne Sexton. Per la rassegna Suicide Parade proporrò una lettura performativa di poesie di Anne Sexton tradotte da me e di poesie di Sylvia Plath tradotte da Amelia Rosselli, perché viva nella viva voce l’incrocio affettivo e artistico di vite femminili unite dalla dedizione assoluta alla poesia; e poesie di Amelia Rosselli, poeta trilingue, in italiano, la lingua che aveva scelto come patria». Rosaria Lo Russo


Rosaria Lo Russo (Firenze, 1964) poetessa, traduttrice, saggista, lettrice-performer e attrice. Ha curato tre volumi di traduzioni di poesie di Anne Sexton, Poesie d'amore (Firenze, Le Lettere, 1996), L'estrosa abbondanza (Milano, Crocetti, 1997, insieme ad Antonello Satta Centanin e Edoardo Zuccato), Poesie su Dio (Firenze, Le Lettere, 2003) Ha tradotto per la casa editrice Le Lettere (2011) un volume di poesia della poetessa argentina Alfonsina Storni, Senza rimedio. Lavora come performer di poesia da oltre venti anni, in Italia e all’estero. Ha recitato, alla loro presenza, con i poeti Iosif Brodskij, Mario Luzi, Giorgio Caproni, Nanni Balestrini, Friederike Mayröcker, Erica Jong, Wislawa Szymborska e molti altri.



Giovedì 26 luglio
Lanificio Conte Schio (VI) - Ore 21.00

Il vendicatore dell’infelicità

Giacomo Leopardi e la gioia feroce di uccidersi

con Tiziano Scarpa


Tiziano Scarpa (Venezia, 1963), scrittore, poeta e drammaturgo, ha pubblicato, tra gli altri: Occhi sulla Graticola (Einaudi 1996 e 2005), Amore® (Einaudi 1998), Venezia è un pesce. Una guida (Feltrinelli 2000), Cos’è questo fracasso? (Einaudi 2000), Dalle galassie oggi come oggi. Covers (con Aldo Nove e Raul Montanari, Einaudi 2001), Kamikaze d'Occidente (Rizzoli 2003), Corpo (Einaudi 2004), Batticuore fuorilegge (Fanucci 2006) e con Stabat Mater (Einaudi 2008) ha vinto il Premio Strega. E’ anche autore di testi radiofonici: Pop corn, Prix Italia 1997, con Neri Marcorè; La visita, con Franco Branciaroli, 2006; La musica nascosta, musiche di Michele Tadini, con Claudio Bisio, Prix Italia 2008. Come drammaturgo ha scritto numerosi testi, tra i quali: Madrigale, 1991; Corriamo a casa, 2000; Nel laboratorio di Lady Frankenstein, 2002; Il professor Manganelli e l'ingegner Gadda, 2005; L'ultima casa, 2007; L'inseguitore, 2008. Scarpa possiede una spiccata propensione per le performance dal vivo e le letture recitate, che negli ultimi anni ha tenuto in ogni tipo di luogo pubblico in Italia e all’estero.





Venerdì 27 luglio

Lanificio Conte Schio (VI) - Ore 21.00
I non nati nipoti

excursus poetico con Aldo Nove


«I poeti hanno sempre vissuto in modo estremo il loro rapporto con il tempo, sia storico che interiore. Se Leopardi sfidava con amarezza un’idea di progresso in cui non credeva, Majakoskij ne esaltava il compimento finale nella rivoluzione russa. E Georg Trakl, raggelato in un passato che non si può dire, sillabava la fine del futuro nella ricorrente sua immagine dei “non nati nipoti”. Da questa negazione dell’idea di tempo a venire, attraverso letture e commenti di testi di svariati autori di tutti i tempi, ripercorreremo la sfida della poesia, del suo “essere per la morte” radicale e senza condizioni: una battaglia spesso finita con il suo suicidio». Aldo Nove


Aldo Nove (Varese, 1967) è scrittore, poeta e saggista. Ha esordito nel 1996 con Woobinda, ristampato poi in edizione accresciuta da Einaudi, con il titolo di Superwoobinda, nel 1998. I suoi romanzi, tra cui ricordiamo Amore mio infinito (2000) e La vita oscena (2010) sono tutti pubblicati da Einaudi. Un suo libro di interviste sul precariato, Mi chiamo Roberta, ho 40 anni e guadagno 400 euro al mese (Einaudi 2006) è stato rappresentato in più di 100 piazze e teatri italiani e esteri. Le sue opere in versi più recenti sono pubblicate da Einaudi nella “Collana bianca di poesia”: Covers, nelle galassie oggi come oggi (Con Tiziano Scarpa e Raul Montanari, 1999), Maria (2004) e A schemi di costellazioni (2010).




Sabato 28 luglio
Lanificio Conte Schio (VI) - Ore 21.00

4:48 Psychosis. Una lettura

Sarah Kane letta da Vitaliano Trevisan ed Eleonora Giovanardi


«Le 4:48, l’ora del lupo; la stessa in cui, secondo le statistiche, avvengono la maggior parte dei suicidi. La


stessa ora in cui, ogni mattina, nell’ultimo periodo della sua vita, la Kane si ritrovava sveglia e la psicosi maniaco-depressiva di cui soffriva, sembrava dissolversi, per lasciare spazio a un momento di estrema lucidità mentale. Scritto tra l’autunno e l’inverno del 1998-99 - Sarah Kane si suicidò il 20 febbraio del 1999 -, il testo, che procede per monologhi e frammenti di dialogo tra dottore e paziente, descrive con estrema lucidità, del tutto priva di compiacenza, l’esperienza della depressione.

Psicosi delle 4:48 è, in sostanza, il resoconto di un viaggio, senza ritorno, in uno spazio mentale che solo la malattia rende accessibile; resoconto tanto più prezioso, in quanto quella stessa malattia rende solitamente il soggetto, precipitato in una condizione distruttiva piuttosto che creativa, del tutto incapace di esprimersi.

Il suicidio pone sempre una domanda, e il suicidio di uno scrittore proietta inevitabilmente l’ombra di un punto interrogativo sulla sua opera; ombra, in questo caso, ancora più densa, vista la natura del testo in questione. L’unico modo per toglierlo dall’oscurità è portarlo sulla scena, non tanto per dare una risposta, ma per far sì che la domanda risuoni lucida e chiara». Vitaliano Trevisan


Vitaliano Trevisan (Sandrigo, 1960) scrittore, drammaturgo e attore. Ha pubblicato per Einaudi Stile libero I quindicimila passi. Un resoconto (2002, vincitore del Campiello Francia nel 2008), Un mondo meraviglioso. Uno standard (2003), Shorts (2004, vincitore del Premio Chiara), Il ponte. Un crollo (2007) e la più recente raccolta Grotteschi ed Arabeschi (2009). I suoi libri sono tradotti in Francia per Verdier e Gallimard. La sua produzione teatrale include l’adattamento di Giulietta di Federico Fellini con Michela Cescon (2004), Il lavoro rende liberi per la regia di Toni Servillo (2005), e il monologo Solo RH portato sulla scena da Roberto Herlitzka nel 2007. Per il cinema è stato sceneggiatore e attore in Primo amore di Matteo Garrone e attore in Riparo di Marco Simon Puccioni. Di recente ha partecipato come attore alla miniserie per Sky Nel nome del male con la regia di Alex Infascelli e alla produzione Rai C'era una volta la città dei matti, per la regia di Marco Turco.


Eleonora Giovanardi (Reggio Emilia, 1982). Laureata in Lettere presso l’università di Bologna, si è diplomata nel 2008, come attrice, presso la Scuola Paolo Grassi. Ha frequentato corsi di perfezionamento con Ariane Mnouchkine, Mario Gonzalez, Familie Floez, Jean-Claude Penchenat. Nel 2010 debutta al Piccolo Teatro di Milano con Donna Rosita Nubile, regia di Lluìs Pasqual. Nel luglio del 2011 fonda con altri tre attori la compagnia TAP Ensemble-Teatro d’Arte Popolare che debutta con Don Giovanni in carne e legno al Cos-Reus Festival in Spagna e all’IF Festival presso il Teatro Verdi di Milano. Nel 2012 debutta come costruttrice e animatrice di body-puppets con lo spettacolo per il giovane pubblico Chi ha paura dell’Uomo Nero?, produzione Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia, compagnia con la quale collabora dal 1999. Ha incontrato Michele De Vita Conti e Vitaliano Trevisan al Corso di Perfezionamento per attori presso il Teatro Ristori di Verona.



Domenica 29 luglio

Lanificio Conte Schio (VI) - Ore 21.00

Interferenze. Un omaggio a Jimi Hendrix

al contrabbasso Daniele Roccato


Una singola nota. Cangiante. Che si espande. Si trasforma. Si trasfigura. Un viaggio. Una città abitata da fantasmi. Incontri improbabili. Lo spettro armonico di un contrabbasso e il suono graffiante di una Stratocaster. Una discesa. Senza sforzo. Senza volontà. Senza desideri». Daniele Roccato


Daniele Roccato (Adria, 1969), contrabbassista solista e compositore, è stato indicato dalla critica internazionale come uno dei maggiori virtuosi del suo strumento. Ha collaborato a stretto contatto con il compositore e contrabbassista S. Scodanibbio, con il quale ha fondato l’ensemble di contrabbassi Ludus Gravis, dedito all’esecuzione di musica contemporanea. La prolifica collaborazione con Vitaliano Trevisan ha portato alla realizzazione dei lavori Solo et Pensoso, Time Works, Note sui Sillabari, Madre con Cuscino, Campo Marzo 9/10, Burroughs in Cage, che lo hanno visto coinvolto in qualità di compositore, arrangiatore e


performer. Con il compositore, produttore e pianista B. D’Onghia ha portato il contrabbasso solista nell’ambito pop. Degni di nota sono i progetti in trio con L. Dalla e con R. Vecchioni. Titolare della cattedra di contrabbasso presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma, è spesso invitato a tenere seminari presso accademie e università, tra cui: Conservatoire National Supérieur (Parigi), Universitat der Kunste (Berlino), San Francisco State University, Norwegian Academy of Music (Oslo), UNAMM (Città del Messico), UNEAC (l’Havana). Vari suoi concerti sono stati trasmessi da Rai RadioTre. Viene regolarmente invitato a far parte della giuria di concorsi internazionali.




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