Territori di dialogo

presso Galleria Valmore

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Valmore studio d’arte s.a.s. - Contrà Porta S. Croce, 14 - 36100 Vicenza

tel e fax: 0444-322557 - skype: valmorestudioarte - e-mail: arte@valmore.it - www.valmore.it

P.IVA 02465670244 - iscrizione CCIAA Vicenza n. 232656




COMUNICATO STAMPA


Territori di dialogo:

uno sguardo sull'arte latino-americana contemporanea dal 1960 ad oggi


inaugurazione venerdì 04 maggio 2012 ore 18.30


La mostra proseguirà fino al 03 luglio 2012

orario: lunedì 15.00-17.00; da martedì a venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.30

sabato e orari diversi su appuntamento


Valmore studio d'arte indaga in quest'occasione il panorama dell'arte latino-americana dagli anni '60 presentando alcuni artisti la cui produzione è in linea con le tematiche già trattate dalla galleria (spazialismo, arte programmata, arte ottica, cinetismo, Madì). Gli artisti presenti sono tutti nati in America Latina o hanno avuto lì la loro formazione artistica, in un periodo in cui era forte l'attenzione verso le esperienze europee. Successivamente trasferiti in Europa (soprattutto a Parigi) hanno mantenuto l'orgoglio di appartenere a una cultura distinta e consapevole della propria alterità.

A partire dalla metà degli anni '40 con lo sviluppo dello spazialismo, costruttivismo, arte concreta, neoconcretismo, del movimento Madì e dell'arte cinetica e in generale di ogni forma di astrazione, l'Argentina, l'Uruguay, il Venezuela e il Brasile sono particolarmente recettivi verso l'arte astratta per la massiccia presenza di popolazione di origine europea che favorisce l'accoglienza di influenze esterne e crea dialogo e interscambio fra le due culture.

Va sottolineato inoltre che l'arte astratta era l'unica a poter fiorire in contesti politici repressivi. Le ricerche artistiche particolarmente sviluppate su un piano di pura elucubrazione mentale riuscivano ad apparire lontane dalle ideologie politiche e, tenendo conto che il Nord America si interessava alla cultura latino-americana valorizzandone il mercato, ciò era particolarmente opportuno nel clima di guerra fredda di quegli anni.

Scrive Mario Sartor1

[...] “L'arte latinoamericana si è talora munita di una strumentazione condivisa con l'Europa o, più tardi, con gli Stati Uniti; ma vi è stata sempre una vivacità creativa e un'adesione profonda al proprio mondo, in cui si sono sedimentate stratificazioni culturali che vanno dall'epoca precolombiana a quella coloniale, a quella repubblicana e contemporanea. Non poca importanza hanno avuto le migrazioni ottocentesche e quelle recenti, del XX secolo. L'emergere di radici profonde e l'accoglimento di nuove istanze e nuove problematiche hanno contribuito al suo divenire.” [...]

tratto da M. Sartor, Arte LatinoAmericana Contemporanea dal 1825 ai giorni nostri, ed. Jaca Book.


Artisti presenti in mostra:

Antonio Asis, Ary Brizzi, Federico Brook, Marta Botho, Hugo Demarco, Lucio Fontana, Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc, Eduardo Mc Entyre, Juan Melè, Rogelio Polesello, Salvador Presta, Francisco Sobrino, Luis Tomasello, Gregorio Vardanega (Argentina)

Enrique Careaga (Paraguay)

Carmelo Arden Quin, Bolivar (Uruguay)

Carlos Cruz Diez, Jesus Raphael Soto (Venezuela)


Catalogo in galleria


DIDASCALIE IMMAGINI ALLEGATE:


Foto 1- Enrique Careaga - Progression Oblique VEJ 7, 1967-69, gouache su tela, 100x100 cm


Foto 2- Hugo Demarco – Couleur, 1964, acrilico su tela, 80x80 cm


Foto 3- Horacio Garcia Rossi – Compenetrazione, 1959, tempera su cartone, 65x65 cm


Foto 4- Julio Le Parc – Serie 58-1, 1974, acrilico su tela, 100x100 cm


Foto 5- Jesus Raphael Soto – Senza titolo, 1965-68, legno, metallo, nylon, 50x25x20 cm, ed. Marlborough

1 Mario Sartor è docente di Storia dell'Arte latinoamericana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Udine.

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