A
mezzanotte del 20 aprile 1847, un acquazzone diluviale
accompagnato da scrosci di folgore e da impetuosi soffi di vento
subissava la solitaria e selvaggia Mompracem, isola situata sulle
coste occidentali di Borneo, e il cui nome bastava in quei tempi a
spargere il terrore a cento leghe intorno.L' abitazione della
Tigre della Malesia, posta come aquila su di una gran rupe
tagliata a picco sul mare a cinquecento passi dalle ultime capanne
del villaggio di Gjehavem, quella notte, contrariamente al solito,
era illuminata...
Su
Mompracem regnano venti d' avventura, pirati ardimentosi, nuvole
tenebrose e un' aria inafferrabile di libertà: è una
mostra in ricordo di Emilio Salgari (Verona 1862 – Torino
1911), di cui quest' anno si celebra il centenario della morte, su
un tema conduttore che riporti ,come un' onda, immaginari di
jungle e di misteri;racchiude scrigni che contengono, Il
Significato della vita, meditazioni metafisiche su mondi
lontani, vascelli fantasma e apparizioni giocose, vegetali
metamorfici e animali forse estinti, madrepore e sogni che
appaiono solo all' orizzonte in notti terse.
L'
esposizione è anche un omaggio alla ceramica di Nove,luogo
raro e ricco di storie , la cui lunga avventura continua
attraverso le opere di questi giovani artisti, che si accompagnano
ad una piccola sezione vintage con reperti preziosi tra i quali
compaiono una pantera nera ebano e rari elefanti maestosi.
Catalogo
con testi di Roberto Fioraso e Stefania Portinari.
|