Memorial Tullio Besa 2009

Simone Rubino

Apuntozeta  
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PREMIO MUSICALE MEMORIAL TULLIO BESA

PROTAGONISTA DELL’ OTTAVA EDIZIONE: SIMONE RUBINO, GIOVANISSIMO “MAGO” DELLE PERCUSSIONI








Il Premio Musicale Memorial Tullio Besa è giunto ormai all’ottava edizione e grazie alle scelte, importanti, effettuate dalla Commissione a cui è affidato il compito di assegnarlo, è diventato un Premio via via più prestigioso e ambito.

Il Memorial Tullio Besa è stato ideato dalla moglie, Gigliola Trentin, per ricordare in maniera viva e gioiosa il marito, travolto a poco più di cinquant’anni da una malattia inesorabile e violenta. “ Tullio era forte, dinamico, ricco di fantasia e creatività, ma, soprattutto, determinato e generoso. Egli credeva fermamente nell’onestà, nella solidarietà, nell’amicizia, nell’amore, nella famiglia, valori che ha sempre difeso fin da studente universitario e, successivamente, nel mondo del lavoro; era, infatti, dottore in Agraria. Amava la musica, la sentiva fortemente, in modo viscerale – mi prende e mi porta via lontano - mi confidava. Ecco perché, dopo la sua morte, ho voluto legare il suo ricordo a giovani che, per le loro qualità artistiche e interiori, si distinguono nel mondo della musica. Il Premio è un filo prezioso, intessuto di entusiasmo, di fiducia, di talento, di determinazione, di volontà e di spirito di sacrificio, è un filo che si allunga di anno in anno e mi regala gioia a piene mani.”, così ricorda e spiega la sig.ra Gigliola.

Il Premio, istituito nel 2002, sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale della città di Thiene, dell’Istituto Musicale Veneto di ThieneAsolo MusicaVeneto Musica, consiste in un riconoscimento in denaro ( 1500 euro), assegnato annualmente a un giovane musicista che non deve aver superato i trent’anni e che si sia segnalato per doti e meriti tali da rappresentare una sicura promessa nel mondo musicale. Il Premio, corredato di una targa ricordo, creata da Lino Bettanin, è consegnato nel corso di una serata riservata all’artista scelto che si esibisce in un suo concerto inserito, quest’anno, nella Rassegna Tracce Sonore, Auditorium “ Fonato” Città di Thiene a Thiene.

La Commissione, preposta all’assegnazione, è formata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Thiene, attualmente la Prof.ssa Paola Pasqualotto, il direttore dell’Istituto Musicale Veneto di Thiene, responsabile della programmazione artistica del Comune di Vicenza, direttore artistico del Festival “New Conversations Vicenza Jazz”, Maestro Riccardo Brazzale, il Prof. Lorenzo Signorini, docente di Organo e Composizione Organistica al Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza, il Direttore d’Orchestra Giampaolo Bisanti, il Prof. Aldo Padoan e la Sig.ra Gigliola Trentin Besa.

Il primo nome, scritto nell’albo d’oro del Premio, appartiene al già nominato Direttore Concertatore Giampaolo Bisanti, vincitore di numerosi premi nazionali e internazionali( ha debuttato oltre 20 titoli di opere liriche, più di 300 concerti sinfonici, tra cui anche partiture d’avanguardia, collaborando con, per esempio, Katia Ricciarelli, D. Abbado ), seguito nel 2003 da quello del pianista Andrea Bacchetti, allievo prediletto di Herbert von Karaian e Mieczyslaw Horszowsky, già a 11 anni suonava con I Solisti Veneti di Claudio Scimone; ha vinto parecchi concorsi nazionali e internazionali, tra cui il Concorso Micheli, presieduto dal Maestro Luciano Berio. Nel 2004 il riconoscimento è toccato al pianista Alexander Romanowsky, nominato all’età di 15 anni, honoris causa, accademico della Regia Accademia Filarmonica di Bologna e vincitore a 17 anni del Concorso Internazionale F. Busoni, nel 2005 alla violinista Anna Tifu, allieva, dall’età di 8 anni, del Maestro Salvatore Accardo che la considera “…uno dei talenti più straordinari che mi sia capitato d’incontrare…”e premiata, a 11 anni, al Concorso Internazionale di Kloster Schontal come la più giovane vincitrice e per la migliore esecuzione di Bach, nel 2006 a Francesco Cafiso, a sua volta, uno dei talenti più precoci nella storia del jazz, già stella internazionale a 17 anni( New York: International Jazz Festival Organization Award, Londra: vince la Word Saxophone Competition ), nel 2007 alla giovanissima pianista, 15 anni, Leonora Armellini, diplomatasi con dieci e lode e menzione onorevole, vincitrice di concorsi prestigiosi tra cui il XXII Premio Venezia( voto unanime delle due giurie ) e premi come il Premio Innerwheel per la Donna 2006 “ in riconoscimento dei pregevoli risultati conseguiti nell’ambito del suo impegno in campo artistico culturale”, nel 2008 a Giovanni Baglioni, un autentico virtuoso della chitarra acustica solista grazie alla sua capacità di estendere l’uso di questo strumento, classificatosi nelle prime posizioni al Canadian Guitar Festival del 2007. Eccezionale interprete, originale e sensibile compositore si colloca, a pieno diritto, sulla strada tracciata dal genio statunitense Michael Hedges e il grande chitarrista acustico lucano Pino Forastiere, suo maestro.

Il Memorial Tullio Besa, dunque, è un riconoscimento privo di steccati, aperto ai diversi campi musicali.

L’edizione 2009 vede come protagonista Simone Rubino, giovanissimo “ mago” delle percussioni.

Nato a Chivasso il 25 Luglio del 1993, all’età di 11 anni Simone è stato iscritto dalla madre, Sig.ra Antonina, musicista anche lei, al Conservatorio “ Giuseppe Verdi” di Torino e dopo soli due anni ha iniziato a suonare in concerto. A 15 anni è già uno straordinario musicista, dal curriculum prestigioso: frequenta il 7° anno del corso di Percussioni sotto la guida del M° Riccardo Balbinutti e anche la classe di Pianoforte principale col M° Laura Richaud. Ha partecipato a numerosi concorsi, ne ha vinti diversi, tra i quali il “ Premio Nazionale delle Arti”, bandito dal Ministero fra tutti gli iscritti ai Conservatori Italiani, Sezione Percussioni, il concorso Internazionale “ Luigi Nono” di Venaria XII edizione, promosso dall’Associazione “Amici per la Musica” di Venaria e dedicato al famoso compositore veneziano. Ha debuttato come solista, in due concerti, all’Auditorium Toscanini della RAI di Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e con Peter Sadlo, uno fra i più grandi percussionisti classici del mondo. Si è esibito come solista in varie stagioni concertistiche quali: “ Nuova Arca”( aperta con la premiazione del Direttore d’Orchestra Zubin Mehta) rappresentando i giovani talenti d’Europa nella XVIII e XIX stagione ( 2007-2008 e 2008-2009 ) a Asti; la Rassegna “ Musica Festival” al Teatro Bibiena di Mantova; La Festa Europea della Musica presso la Reggia di Venaria Reale ( TO ); “ Antichi Cortili Giovani Talenti d’Italia” a Genova; “ MI-TO”, Settembre in Musica a Torino; “ Rancontres Musicales de Mediterranèe” in Corsica come rappresentante dell’Italia; “ Concours International Cassa Claire” nel concerto di Natale organizzato per l’Unicef per beneficenza a Parigi; “ Chivasso in Musica” stagione a cui hanno partecipato Uto Ughi e Salvatore Accardo.

Vero talento musicale, ha fatto parte del Coro di Voci Bianche del Conservatorio “G: Verdi” e del Teatro Regio di Torino, interpretando anche ruoli solistici al Teatro Regio di Torino, al Teatro Carlo Felice di Genova e all’Auditorium “ A. Toscanini ” della RAI di Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI ( Rassegna Rai Nuova Musica, prima assoluta di The shadows of time di Henry Dutilleux ).

Non solo. Simone compone e dirige un ensemble, da lui formato, di quattro percussionisti, tutti quindicenni. Alcuni pezzi composti appositamente per il gruppo sono stati e saranno eseguiti sia in concerto sia in vari concorsi: un brano ha vinto il primo premio e un altro ha portato l’ensemble alla finale che si terrà a settembre di quest’anno.

Quando compongo, sento la musica nella mia mente. La ripropongo esattamente come la sento sulla marimba, per vari giorni. Le mie emozioni danno forma a una strada creativa che risponde al principale intento di emozionare”. Sviluppare le potenzialità espressive, frutto di un’energia ritmica implacabile, dello strumento preferito“ …il suono della marimba mi affascina: caldo, profondo, grave, scuro. Un suono che sa di foresta.” e immergersi pienamente nel virtuosismo che un uso variegato e pirotecnico delle bacchette permette sono i binari che guidano Simone nel far musica.

Il suo repertorio comprende autori contemporanei per marimba e percussioni: l’estroso e eclettico Neboisa Jovan Zivkovic( i suoi brani da camera e per orchestra sono eseguiti in più di trenta paesi del mondo), Leigh Haward Stevens, considerato uno tra i migliori marimbisti al mondo, l’originale e imprevedibile Kevin Volans, nel quale riescono convivere l’anima africana e quella europea, Andrew Thomas, Iannis Xenakis, compositore tra i più rappresentativi della seconda parte del ‘900 ma anche architetto e ingegnere: nonostante nella sua musica siano fondamentali i collegamenti tra la matematica e l’architettura, è riuscito a scrivere pagine molto spesso liriche, addirittura commoventi.

Un concerto di sole percussioni è un fatto raro ancora oggi, nonostante il secolo alle nostre spalle sia quello che ha maggiormente indagato i molti strumenti della famiglia e le diverse sonorità. Ancora più raro un concerto con un solo percussionista “ …manipolo, percuoto, batto, colpisco strumenti di antiche e remote culture come la marimba, il vibrafono oppure strumenti come la gran cassa, il tom, la tumba, il wood block, l’opera gong, i cowbells, i bongos, il rullante”.

In una recensione dedicata al giovanissimo percussionista si legge “ …dovreste vederlo mentre si trasfigura e quasi decolla…”.

Sabato 30 maggio, ore 21.00, Simone Rubino salirà sul palco dell’Auditorium “Fonato” Città di Thiene e riceverà dalle mani della Sig.ra Gigliola Trentin Besa il Premio “ Memorial Tullio Besa”. Dai suoi strumenti di legno, metallo e pelli Simone estrarrà “ la radice quadrata del ritmo e le melodie più dolci” e incanterà i presenti non solo con il suo virtuosismo e la sua abilità tecnica ma, grazie alla grandissima energia e potenza che lo caratterizzano, li immergerà in un mondo fantastico dove tutto è possibile.




Gigliola Trentin Besa




MEMORIAL TULLIO BESA 2009

Premio a Simone Rubino , percussioni

SABATO 30 MAGGIO ore 21.00, Auditorium “Fonato” ,Thiene

Ingresso intero Euro 10,00-ridotto Euro 8,00-scolaresche Euro 4,00





Simone Rubino è nato il 25 Luglio del 1993 a Chivasso, ma è già uno straordinario musicista. Presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, freguenta il 7° anno del corso di percussioni sotto la guida del M° Riccardo Balbinutti e anche la classe di Pianoforte principale col M° Laura Richaud.

Ha partecipato e ha vinto diversi concorsi quali il “Premio Nazionale Delle Arti”, sessione percussionisti, ricevendo una borsa di studio e esibendosi anche al Teatro Argentina di Roma, e il Concorso Internazionale “Luigi Nono” di Venaria XII edizione.

Ha debuttato come solista, in due concerti, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino e con il famoso percussionista Peter Sadlo. Si è esibito come solista in varie stagioni concertistiche quali: “Nuova Arca” (aperta con la premiazione del direttore d’orchestra Zubin Mehta rappresentando i giovani talenti d’Europa nella XVIII e XIX stagione (2007-2008 e 2008-2009)ad Asti; Teatro Bibiena di Mantova durante la rassegna di ”Musica Festival”; Reggia di Venaria Reale (TO) in occasione della Festa Europea Della Musica; “Antichi Cortili Giovani Talenti D’Italia”a Genova; “MI-TO” (Settembre in Musica); “Rancontres Musicalea de Mèditerranèe”(in Corsica) rappresentando l’Italia; “Chivasso in Musica” (stagione con la partecipazione di Uto Ughi e Salvatore Accardo). Ha formato un quartetto di percussionisti, esibendosi in diversi concerti ed eseguendo anche musiche di propria composizione. Inoltre ha fatto parte del Coro di Voci Bianche del Teatro Regio di Torino interpretando anche ruoli da solista al Teatro Regio di Torino, al Teatro Carlo Felice di Genova e all’Auditorium Arturo Toscanini della RAI di Torino con l’orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.





PROGRAMMA CONCERTO



NEBOISA JOVAN ZIVKOVIC ( contemporaneo)


Pezzo da concerto per tamburo solo: lo strumento, anche se povero, permette infinite

possibilità tecniche e timbriche; in questo pezzo

sono percossi i bordi di metallo e il centro della

pelle e l’utilizzo delle bacchette nei loro diversi

punti crea effetti timbrici e colori particolari.


LEIGH HAWARD STEVENS ( contemporaneo)

Rhythmic per marimba sola : è un pezzo energico e esuberante, variamente colorato anche

grazie all’effetto timbrico “ col legno” e alla varietà delle bac-

chette usata; la marimba è percossa con la parte legnosa delle

bacchette, sui bordi e sui tasti. Il brano si arricchisce in maniera

progressiva fino al raggiungimento del suo punto culminante e

ritorno e immerge l’ascoltatore pienamente nel virtuosismo del-

la marimba.


KEVIN VOLANS (contemporaneo)


She wu sleep with a small blanket per percussioni : bongos, tumba, congas, cassa e

marimba.

E’ un pezzo di grande energia ritmica

che piano piano svanisce e inaspettata-

mente ricomincia per concludersi con la

marimba che recita melodie particolari.

E’ un brano che richiede un’elevata di-

mostrazione di virtuosismo con le bac-

chette.


SIMONE RUBINO


Cadenza per marimba sola : composta nell’estate del 2008 segue il filo delle emozioni di

Simone. E’un pezzo di energia ritmica implacabile e di elevato

virtuosismo.


ANDREW THOMAS ( contemporaneo )


Merlin per marimba sola : il brano è diviso in due tempi: il primo è molto lento e molto

grave, il secondo riprende e sviluppa i temi del primo con l’ag-

giunta di grandi virtuosismi.


NEBOISA IOVAN ZIVKOVIC ( contemporaneo )


Generally spoken it is nothing but rhythm per percussioni : è un brano ricco di effetti gra-

zie al suono squillante degli

opera gong con l’alternarsi dei

metalli quali cowbells e il vi-

brafono; inoltre il susseguirsi

delle pelli e il vibrafono creano

un ostinato al quale si sovrap-

pone una voce superiore.


IANNIS XENAKIS ( 1922- 2001 )


Rebonds B per percussioni : una gran cassa, un tom, una tumba, due bongos e cinque temple

block. E’ un brano molto impegnativo per l’energia e la potenza

richiesta all’esecutore che deve effettuare passaggi veloci tra

tutti gli strumenti creando vari impasti timbrici e alternando, a

volte, i suoni legnosi e particolari dei temple block con quelli

molto potenti delle pelli. Il ritmo regolare iniziale gradatamente

sfocia nella potenza e nella energia più sfrenate.



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