Aprile Musicale 2009 Malo

Aprile Musicale 2009 Malo

Apuntozeta  
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VENERDI' 27 MARZO ORE 21

Aula Consiliare


Luigi Lai: Iauneddas

Musica tradizionale sarda


Le Launeddas, o “Sonus de canna”, sono l’emblema musicale della Sardegna.

Lo strumento è dato dall’insieme di tre canne comuni:

la canna più lunga. “tumbu”, fa da bordone, la “mancosa” accompagna la terza detta “mancosedda” che fa da solista,.Le possibili combinazioni delle due canne melodiche danno origine a molti tipi di launeddas, detti anche “cunzertus”.

Costituite da un’ancia semplice ricavata dalla canna stessa, le launeddas hanno la funzione di accompagnare i balli tradizionali sardi e le cerimonie religiose. Vengono suonate con la respirazione circolare.


Luigi Lai è considerato il più famoso ed apprezzato musicista delle launeddas. Grande virtuoso di tale strumento, a lui va riconosciuto il merito di aver elevato a massima espressione artistica la musica popolare sarda e di aver contribuito a farla apprezzare non solo in tutta la Sardegna, ma praticamente in tutto il mondo. Infatti ha partecipato a numerosissime manifestazioni musicali internazionali in Europa, America, Medio Oriente, fino al Giappone, riscuotendo ovunque grandi successi e positivi apprezzamenti dal pubblico e dalla critica musicale specializzata, ed ottenendo numerosi riconoscimenti ufficiali.




VENERDI' 3 APRILE ORE 21

Aula Consiliare


Bube Sapràvie Trio

Musica Klezmer


Bube Sapràvie è un progetto artistico nato a Padova nel 2002.

Il trio intraprende un comune vagabondaggio nella musica di frontiera ricercando la contaminazione, il meticciato, in modo originale, ma sempre attento alle fonti.

Il repertorio spazia così dalle suggestioni del klezmer e della musica popolare Est-Europea al nuovo Tango argentino, con qualche incursione nell’etno-jazz. Nel 2006 il duo si è distinto al Festival “La Musica nelle Aie” con una menzione speciale della giuria ed è stato selezionato per folkest 2007.

Il brano “Giro ad Est” ha vinto il primo premio assoluto al concorso di composizione “ETnie Musicali” (tERAMO 2007).

Sempre nel 2007 il duo ha inciso il primo disco, “Remzelk”, ispirato alla musica klezmer.


Nereo Fiori:

fisarmonica, pedali, rumori.


Riccardo Marogna:

clarinetto alto e basso


Luca Nardon:

percussioni circensi, grancassa giocattolo






VENERDI' 17 APRILE ORE 21

Aula consiliare


Il Canzoniere Vicentino e Glossa Teatro

Musica e canti sociali del vicentino



Le done dela filanda”. Ci fu un tempo in cui nel Vicentino industrializzazione voleva dire soprattutto lavoro in filanda.Si contano a migliaia le donne che prestarono la loro opera nei tanti opifici, inizialmente stagionali poi a ciclo continuo, che sorsero nel vicentino e a Malo in particolare. Quella serica fu un’attività che creò, se non benessere, quantomeno condizioni di vita migliori, producendo anche una ‘cultura della filanda” che contribuì a modificare il pensiero delle donne che vi lavorarono e a renderle più consapevoli delle proprie capacità e della propria dignità di lavoratrici. “Le done dela filanda” è uno spettacolo tratto da una ricerca storica di Luciano Zanonato,.Ai momenti di musica si alternano quelli di recitazione, di cui Pino Costalunga è assieme voce narrante e protagonista principale.

Il canzoniere vicentino è un gruppo che da molti anni ormai si dedica allo studio ed alla ricerca nel campo delle tradizioni canore popolari venete, ripro ponendole al pubblico con fedeltà, ma anche con molta attenzione alla “spettacolarità”.

L’Associazione Culturale “Glossa Teatro” nasce nel Novembre del 96 come normale proseguimento e sviluppo di un’attività precedente legata al teatro ed alla cultura più in generale. Anima e fondatore dell’Associazione è l’attore, regista ed autore di testi Pino Costalunga.


Pino Costalunga: voce narrante

Claudia Munaro: voce, fisarmonica, cucchiaiù

Marianne Wade: voce, violino

Danicla Zaltron: voce, chitarra, percussioni

Luciano Zanonato: voce. Chitarra, banduri,. piva







MERCOLEDÌ 22 APRILE ORE 21

Aula Consiliare



Miranda Cortes: accordéon

Musica francese per accordéon


Les Métamorphoses”

Un viaggio sonoro simile alla metamorfosi di una farfalla: questa l’idea alla base dello spettacolo di Miranda Cortes che, con il suostrumento, conduce l’ascoltatore in un percorso di trasformazione del suono, “proposto anziché imposto” come quasi sempre avviene oggigiorno, perché possa godere appieno della versatilità dell’accordéon.

Scelte musicali originali, contaminazioni e improvvisazioni, che Miranda Cortes evocherà guardando alla sua terra di provenienza, la Francia.

Musicista francese, Miranda Cortes si avvicina giovanissima allo studio della fisarmonica, una passione che con gli anni prenclerà sempre più corpo, fino a diventare la sua professione. A tale scopo si diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Vicenza, seguendo nel frattempo numerosi corsi di perfezionamento. Attualmente i progetti musicali in cui è impegnata sono numerosi: dal concerto solistico, nel quale le viene riconosciuta una grande vena interpretativa e carismatica, agli ensemble di più musicisti. Miranda Cortes è una interprete dall’affascinante presenza scenica e dal forte carisma. Una spiccata vena virtuosistica e naturali doti di improvvisazione fanno di lei una sicura mediatrice del linguaggio musicale.




VENERDÌ 8 MAGGIO ORE 21

Aula Magna Scuola Media “G. Ciscato”




Federico Zattera: pianoforte

Musica per pianoforte




Il pianoforte racconta la montagna”

Scegliere una particolare tematica per un programma solistico offre l’opportunità di compiere una ricerca ad ampio raggio all’interno del repertorio pianistico. Ecco così la montagna e gli elementi della natura sentiti attraverso i suoni e modi, molto diversi, di autori lontani fra loro per epoca, appartenenza culturale, tratti stilistici: il romanticismo misterioso e carico di simboli di Robert Schumann; l’evocazione preimpressionistica di Franz Liszt ; le influenze della musica etnica nelle composizioni di Dvorak, Grieg e De Falla; la ricerca del suono come macchia di colore di Debussy; le annotazioni diaristiche e ironiche nelle pagine di un contemporaneo come Niccolò Castiglioni; la sperimentazione sul pianoforte e l’evocazione di tradizioni musicali di continenti lontani nel brano di Giovanni Bonato, composto espressamente per questo programma di recital.

Federico Zattera si è diplomato in pianoforte con Franco Angeleri ottenendo il massimo dei voti e la lode. Ha studiato composizione con Giovanni Bonato, Wolfango Dalla Vecchia e Azio Corghi, diplomandosi in Composizione e in Musica Corale e Direzione di Coro. È docente di pianoforte nel corso ad Indirizzo Musicale della Scuola Media “G. Ciscato’ di Malo.


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