Parole a Confine

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Apuntozeta  
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teatro

Sabato 21 marzo ore 20.45

Roberto Anglisani "Giungla”


Chiuppano, Auditorium.


Ingresso intero € 6,00

ridotto E 3,00 ragazzi da 6 a 14 anni

É una sera d’autunno, piove, la stazione centrale di Milano è piena di pendolari. In mezzo alla folla si muovono otto, dieci ragazzini stranieri di età diverse. Sono guidati da un uomo con un lungo cappotto, una finta pelliccia di tigre: è Sherekhan il trafficante di bambini. Mentre il gruppo si dirige verso l’uscita uno dei ragazzi scappa nei sotterranei della stazione, si chiama Muli e non vuole più essere costretto sotto la minaccia delle botte a rubare e a mendicare per Sherekhan.

Si apre cosě questa nuova narrazione di Roberto Anglisani e Maria Maglietta, ispirata al «Libro della Giungla» di Kipling. La giungla, questa volta, è la grande stazione centrale dove la legge del più forte è un principio assoluto. Roberto Anglisani crea con la forza della parola e del corpo, un racconto emozionante dove le immagini si snodano come in un film d’avventura.

Roberto Anglisani è un attore e narratore che cerca di rivalorizzare, soprattutto in Italia, il racconto orale. Ha frequentato la scuola per attori di R. Manso a Milano e la scuola per animatori del Piccolo teatro di Milano . Ha collaborato con D. De Fazio e con Marco Baliani. Ha curato

il lavoro degli attori in Scarpette rosse, spettacolo vincitore Stregagatto per la stagione 1991-1992. Nella stagione 1993-1994, sempre per Stregagatto, ha poi ottenuto il premio come migliore attore. Collabora come docente alla Scuola di Animazione Pedagogica del comune di Milano.




incontro con l'autore
Mercoledì 25 marzo ore 20.45

Umberto Matino "La valle dell’orco”


Carrè, Sala Consiliare. Ingresso libero

Contrà Brunelli è una contrada rovrsa sperduta sulle montagne vicentine. Isolati dai mezzi di comunicazione e dai paesi vicini, i suoi abitanti sono anch’essi rovèrsi, strani cioè scontrosi e restii a mescolarsi con i forestieri. Soprattutto se questi mettono il naso là dove non dovrebbero...

Quando Aldo Manfredini, medico in trasferta nella piccola comunità, viene trovato impiccato a una trave, Carlo Zampieri, suo erede universale, raggiunge contrà

Brunelli per conoscere il piccolo mondo che aveva spinto il suo amico a lasciare tutto per cominciare una nuova vita. E il mondo che scopre è fatto di paesaggi bellissimi, pace, silenzio, bicchieri di vino e leggende raccontate attorno al fuoco. Ma anche di vecchie filastrocche sussurrate tra i boschi, indebite appropriazioni terriere, morti troppo strane per essere accidentali. Grazie ad archivi polverosi e all’aiuto di un vecchio parroco, il protagonista porterà alla luce la verità.

Umberto Matino è nato a Schio e abita a Padova. Di professione è architetto e lavora come direttore tecnico in una società di ingegneria. Questo è il suo primo romanzo.



incontro con l'autore

Venerdì 27 marzo ore 20.45 Simone Regazzoni

"Harry Potter e la filosofia”



Carrè, Sala Consiliare. Ingresso libero

Harry Potter e la filosofia è un saggio acuto e sorprendente che tenta un dialogo ardito e inatteso tra i personaggi della saga di J.K. Rowling e i grandi snodi concettuali della filosofia: cos’è il male, la giustizia, la felicità, il mondo, il coraggio. Quello che emerge chiaramente dalle pagine di Regazzoni è che nulla è estraneo alla riflessione e all’esercizio del pensiero, e che la filosofia ripensa continuamente se stessa senza escludere nessun linguaggio e luogo per manifestarsi, seducendo e conquistando, esattamente come la magia.

Simone Regazzoni ha conseguito il dottorato in filosofia presso le Università di Genova e Parigi, insegna attualmente presso l’Università Cattolica di Milano. Ha tradotto e curato testi di Derrida, Levinas, Vernant, e pubblicato per il Melangolo il volume La decostruzione del politico. Undici tesi su Derida, e per Ponte alle grazie La filosofia del dr. House. Etica, logica ed epistemologia di un eroe televisivo.



teatro


domenica 29 marzo ore 20.45

Fabrizio Monetti "Il signor Pirandello è desiderato al telefono"



Chiuppano, Auditorium. Ingresso libero


Il Signor Pirandello è desiderato al telefono è un dialogo mancato. Nel 1935 un attore chiamato ad interpretare Pessoa in un ospedale psichiatrico portoghese, comincia a desiderare, davanti al suo pubblico di pazienti, di telefonare a Luigi Pirandello: è un dialogo fantastico, perché Pessoa e Pirandello non si sono mai conosciuti. Fabrizio Monetti si affida alla propria bravura, solo sul palcoscenico, con un’unica sedia come supporto e gli abiti dimessi. Il suo linguaggio e le sue emozioni arrivano al pubblico che rimane assorto e attento.

Fabrizio Monetti ha recitato in diverse compagnie teatrali. Da 10 anni lavora solo e porta in giro per l’italia e all’estero i suoi monologhi. Il Signor Pirandello č desiderato al telefono, scritto da Antonio Tabucchi, è stato rappresentato in molte città italiane e all’estero. Monetti ha una stretta collaborazione con Guido Quarzo insieme al quale ha pubblicato Il costruttore di torri (marzo 2000) a cui è ispirata la performance per bambini. Ha lavorato inoltre in diversi film, (“Portami via” Festival del cinema di Venezia ‘94 nella parte di Paolo Bosio, “Benvenuti a S. Salvario” Premio Felix Oscar Europeo Miglior Cortometraggio ’99 nella parte di Leo) sceneggiati televisivi e radiofonici per la RAI.



incontro con l' autore


lunedÍ 30 marzo ore 20.45 Alberto Capitta

"Il giardino non esiste



Carrè, Sala Consiliare. Ingresso libero

La piccola Carmen vive un’infanzia felice con la famiglia. Ma è affetta da un male innominabile e un intervento chirurgico le sconvolge la vita. Sarŕà la brusca fine dell’infanzia e delle fantasie di bambina, il saccheggio di un giardino popolato di amici immaginari. In seguito a un lutto terribile, la famiglia andrà alla deriva. La salvezza per Carmen potrebbe arrivare da una zia che prende con sé la bambina portandola su una piccola isola. Qui Carmen cresce ma il passato riemerge e domanda delle scelte. Le parole di Capitta trasmettono magia e immagini e terminata la lettura si ha quasi la sensazione di aver immaginato tutto.

Alberto Capitta è nato nel 1954 a Sassari, dove vive e lavora. Dal 1981 si dedica al teatro di ricerca. Co-fondatore di Ariele Laboratorio ne è direttore artistico, regista, attore. È autore di vari testi teatrali e dei romanzi Creaturine, 2005 (finalista al premio Strega), Il cielo nevica, 2007 e “Il giardino non esiste”, 2008.

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