Letture 2012

Locations,impermanenza

 
Index del.icio.us



La bellezza e l’effimero. Questo poeta sa stupirci con l’ironia tagliente, con una poesia magmatica, ribollente che si spande sulla pagina in versi lunghi, vicini alla prosa, dove fanno da padrone il sarcasmo, la crasi orgasmatica, / l’iperbole, il singulto. (Luca Benassi)

Con termini moderni Troisio definisce il mondo un ologramma. Il mondo è solo nella mente. / Al difuori ci è vietato. (Fortuna Della Porta)

Una archeologia onirica del disastro inconsciamente assimilato, accettato, vissuto quasi con piacevole estetica sorpresa. Sebbene si tratti pur sempre di un  terribile passato non liquidabile. (Gio Ferri)


Una cancellazione dell’essere, un dimidiamento dell’esistere, una chiusura di parola — rinserrata in un “bordello della parola” — nonostante la conoscenza delle lingue più diverse. (Maria Lenti)


Per Troisio il “mondo” è apertura, avventura, seduzione, implica sempre uno scarto, una faglia tra il discorso manifesto e il discorso latente. (Giorgio Linguaglossa)



Luciano Troisio, nato nella Venezia Giulia, ha insegnato per dieci anni nelle scuolette di paesini fangosi del padovano, poi nelle università di Padova, Pechino, Shanghai, Bratislava, Lubiana. E stato visiting prof a Tokyo e Melbourne. E' autore di varie pubblicazioni scientifiche e sperimentali, nonché di opere di narrativa e poesia. Accanito globetrotter, flaneur e perdigiorno, ha viaggiato in America, Cina, India, Sudest asiatico. Per i tipi della Cleup ha pubblicato Testimonianze,festschrzft (2009) e Quindici alibi (2011).



per gentile concessione dell' autore , Apuntozeta pubblica due poesie tratte da Locations, impermanenza






Fine della T-shirt di Juno



Addio leggera T-shirt azzurra rigata!

Ti indossavo quando baciai Juno anguicrinita

(roca avea sussurrato: chiudi la porta...)


Cara maglietta più volte lavata con precarie saponette adespote a mano risciacquata in mille esotici lavabo sfilata in effimere nudità

presto asciutta al tropico sole, profumata di tuberose


leggera dozzinale magliettina costata un dollaro on the road comoda grata godibile, piacevi alle donne, voglio e non vorrei, ancor buona ti lascio.


Un po’ di me nel bungalow

tu duplicata su infinite fototessere


storica T-shirt che mi toglievi vent’anni.


(Hotel Sorga, Poppy’s lane)









Dal Vuoto Spinto



Galleggiare

(cadere)?


Dal Vuoto l’onesto contempla la propria Nullità

la vede evidente

non velata da orpelli parziali fuorvianti mediate zumate.


O Nulla

esente da guardoni

ti affidiamo la nostra Nullità


in un farfuglio che tacerà.


(Phonsavan, 23 dicembre 2007)



JAlbum 7.3