Libri 2012

Il noto,il nuovo

 
Index del.icio.us


Giovanna Frene


Il noto, il nuovo

appunti postumi sulla natura del potere e della storia



prefazione: Paolo Zublena

postfazione: Silvia De March

fotografie di Laura callegaro

traduzione di Jennifer Scappettone e Joel Calahan


www.transeuropaedizioni.it




laddove tristezza, tiranno, potere che domina il

mondo./ laddove tiranno, potere, tristezza che

prescinde l’impronta sul muro,/ la scavalca,la

riforma con grappoli, istinto di fuga e insieme

ritorno/ per le chiare ragioni che incontrano

sul posto lama e cibo,/ sempre lo stesso posto,

la virtù cardinale degli insepolti, / parassiti




Che cos e il potere? Quali relazioni ci sono tra il potere e la storia? Qual' è il ruolo della poesia nel mondo di oggi? E' a queste domande che Il noto il nuovo, libro duro escabro, essenziale e tuttavia densissimo, cerca di dare un senso, non con risposte dirette ma con l’allegoria dei fatti storici, sulla scia  di quanto stanno operando in prosa autori come Littel, Vollmann, Binet.

Attraverso suggestioni provenienti da epoche e voci diverse emerge come in un palinsesto il quadro sconcertante della ineluttabilita dell' esercizio del potere e della violenza come motore della storia. Proprio per questo, nessuno uomo è escluso dalla facoltà della scelta e dal dissidio della colpa.

E anche la poesia non può più permettersi di rimane chiusa in schemi lirici ormai desueti e che la allontanano dal  mondo. Non si tratta semplicemente di un libro di poesia civile, ma diversi che riflettono la Storia.




Giovanna Frene

ha pubblicato i libri di poesia: Immagine di voce (Facchin1999)Spostamento  Poemetto per la memoria (LietoColle 2000, Premio Montano 2002 ), Datità (con postfazione di Zanzotto, Manni 2001), Stato apparente (LietoColle 2004), Sara Laughs (D’lf 2007, Premio Mazzacurati-Russo, 2006). E' inclusa in varie antologie Italiane — fra cui Parola Plurale, Sossella 2005 e Poeti degli Anni Zero, a cura di V. Ostuni, «L’llluminista», n. 30,2010 — e straniere.






V Movimento breve


Queste figure non sono statiche,

slittano, evolvono.

J. LITTELL


il rigido riflusso di chi intreccia sfondo e primo piano

come una bandiera da sventolare sulle barricate

nell’ attimo dell’ attraversamento della linea ininterrotta

di furore








VI Il principio “strada nera”



non è l’eccezione che si pensa, la schiuma che ingoia il mare.

non si scava la fossa, questo tornare irrevocabile,

inimmaginabile, calpestato, trito dai sassi;

tra gli altri sassi, tre sono stati i giusti, pesi e misure.


dietro ai sassi, pesi e misure uguali sotto il frantumarsi

lo scuro sfaldarsi ghiaioso risucchia il mare;

non ricoprono i rovesciati nuovi, altri lapilli implosi

tornano sempre al fondo, come un gemito timoroso...






poesie pubblicate per gentile concessione di Giovanna Frene

JAlbum 7.3