Letture 2010

Francesco Caldogno

 
Index del.icio.us


Dal flume Brenta ai Sette Comuni, dalla Valle dell’Astico agli altopiani di Tonez:a e dei Fiorentini, dal Passo della Borcola a Campo Grosso: è questo l’ampio teatro in cui opera il conte Francesco Caldogno a tutela delle frontiere della Serenissima tra il 1575 e il 1608.

Impostosi all’attenzione del doge Marino Grimani con la celebre «Relazione delle Alpi Vicentine e de’ passi e popoli loro», nella quale denuncia le usurpazioni territoriali dei limitrofi abitanti dell’impero Asburgico, verrà chiamato a ribattere colpo su colpo ogni loro affronto mediante una fitta serie di pericolose spedizioni: razzie di bestiame, incendi di pascoli, sequestri di legname, distruzione di malghe e sentieri, cattura di ostaggi, ripristino di vecchi termini confinari... Saranno tali imprese – minuziosamente ricostruibili grazie ai carteggi dell’epoca - a procurargli da un lato l' apprezzamento e la stima delle autorità veneziane, dall' altro l’invidia di molti suoi pari.Morirà improvvisamente nell’agosto del 1608, all’apice della propria carriera, pochi anni dopo essere stato nominato provveditore ai confini montani vicentini nonché cavaliere della Repubblica.

JAlbum 7.3