Letture 2010

Canti Onirici

 
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Silvia Comoglio (Chivasso, 1969) vive a Verrua Savoia (TO) e lavora a Torino. Laureata in filosofia, si dedica alla pittura e allo studio e all’approfondimento della lingua e della cultura russa. Finalista per la sezione “Una poesia inedita” alla XXI e XXII edizione del Premio Lorenzo Montano e seconda classificata alla IV edizione del Concorso nazionale di poesia Emilio Gay patrocinato dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino, ha pubblicato nel 2005 la raccolta “Ervinca” (LietoColle Editore), menzione d’onore alla XX edizione del Premio Lorenzo Montano. Sue poesie sono apparse nell’antologia “ll segreto delle fragole. Poetico diario 2004” (LietoColle Editore, 2003), sul giornale on-line Tellusfolio e nell’annuario Tellus 29 “Febbre d’amore “ (Editrice LaboS, 2008).




per gentile concessione dell' Autrice si pubblicano alcune poesie di Canti Onirici;
"L' incontro sull' abisso in Canti Onirici", di Sergio Zanone




In luogo di profezia




fu ómbra – lúcida di mondo-

l' attimo del tuono, il cieco

tornare ancora – all' úl-timo paese,

nell' alba – del vento- che già muore







I L'OLMO




voi – mi siete il tempo

dei gechi dilatati

dal sogno dentro l'orto,”il guardare

-álto e già proteso- del límite che tocca

l' alba rovesciata nell' úl-tima parola 


_____________








1:I


álto suppose il mio signore

l'álbero a sintassi

di ógni- lunga insonnia,

l'álbero che disse : è l'ária

che veste di stupore

órridi ponti – appena- dilavati,

il termine del canto che tútto

- in controtempo! - voi ed io

da sémpre attraversammo

avvolti – di nomi tra le fronde

di móndi – adorni -tra le fronde []









1:II



:→ poi – fu solo – rápido timore

di ardere per spazi

di térre genuflesse, nel términe che taglia

e l' árnia e il bosco, e il vívido-più-ampio

dilúvio – appena stato → la luce di sapermi

pena- prefissata,pura

sola luna – fátta – d' abbandono


[]








1:III



[questa notte 

è limpido lasciare la-mine di vuoto

in limpido fasciarsi – dell' elmo

in terracotta, dell' álbero di baci

- náti – a crepitio




[]












3 :→come – éstasi che muore

vénni – vénni a costruirmi

in questa sola brocca: incánto

-duro e rivoltato – del dire in orizzonte

l'ócchio – incerto – della fuga,

sibilo di un tempo – sémpre – ereditato,

leggermente – ri-gido a spavento